CHI SONO GLI IMI?

Questo video presenta brevemente il tema degli IMI

youtu.be/WxI-UNaAFuE

 
 

Guarda il video del nostro Presidente dott. BENETTI ROBERTO

 

www.youtube.com/watch?v=Q4kAwfsXDkU

 
 

Dopo l’annuncio dell’armistizio l’8 settembre 1943 da parte del Capo del Governo, Maresciallo Badoglio, l'esercito italiano fu di fatto abbandonato a se stesso. La mancata diramazione di indicazioni sul comportamento da tenere verso i tedeschi e l’ambiguità stessa del messaggio di Badoglio fece dei militari, in Italia e all’estero, un esercito senza comandi.

Abbandonati a loro stessi, oltre 700.000 militari italiani che si opposero alla resa ai tedeschi furono deportati in lager in Germania, dove giunsero come prigionieri di guerra  ma subito dopo, con determinazione da parte di Hitler, furono dichiarati “internati militari” per sottrarli all’assistenza della Croce Rossa e alla tutela della Convenzione di Ginevra.

Fu chiesto a loro più volte l’adesione al nazi-fascismo con la promessa di un miglioramento delle condizioni di internamento, tuttavia contrariamente a quanto si aspettava Mussolini, la maggioranza assoluta dei soldati, circa 630.000, disse NO alla dichiarazione di adesione. Furono puniti con fame, freddo, sevizie, malattie, percosse e con la morte di oltre 78.000 internati.

In seguito ci fu l’accordo del 20 luglio 1944 tra Mussolini e Hitler per il passaggio degli internati a “liberi lavoratori”,  fu chiesto agli internati di firmare una dichiarazione di collaborazione che fu rifiutata ancora una volta dalla maggior parte dei militari. Ma alla maggior parte degli IMI (Internati Militari Italiani) l’accordo non fu nemmeno fatto conoscere: deportati e svenduti come schiavi per il lavoro coatto nell’industria bellica tedesca.

Al ritorno in patria dopo due anni di fame, malattie e patimenti, i 630.000 IMI furono semplicemente dimenticati per decenni. Pochi in Italia ricordarono l’importanza di questi internati che, grazie alla loro resistenza senza armi, contribuirono in modo significativo a liberare il paese dal nazi-fascismo.

Solo a partire dagli anni '90 le tragiche vicende relative all’internamento sono state gradualmente riconosciute a livello ufficiale con il conferimento della medaglia d'onore nel 2007, grazie all’apertura degli archivi storici e all’interessamento di tanti figli e nipoti di IMI che hanno voluto scoprire e studiare questa pagina oscura della storia.